Siamo a Catanzaro, dove un barista raggira il nuovo Dpcm che prevede la chiusura delle attività alle ore 23/24. Ma il signore in questione ha trovato la falla ed ha pesato bene di aggirare il decreto.
Giuseppe Conte, da quando è passato in maniera disinvolta dal guidare una maggioranza di un colore ad una esattamente opposta, si é sempre difeso in punta di diritto. Ma questa volta, a raggirare il Dpcm dell’avvocato del popolo, ci ha pensato proprio un esponente del popolo in questione.
Lui è Aldo Manoiero, titolare del Plaza cafè di Catanzaro Lido, un bar cornetteria con annessa sala slot, da sempre ritrovo dei nottambuli e di coloro che, lavorando nelle ore notturne, trovano da Aldo un caffè o un panino.
Cosa ha fatto l’attento imprenditore balzato alle cronache?
Dopo l’emanazione del Dpcm che prevede la chiusura anticipata delle attività alle ore 23 o 24, a seconda delle Regioni, il buon Aldo ha provveduto a serrare il locale. Salvo poi riaprire i battenti 15 minuti dopo!
Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che, proprio per l’attività h24 del bar Plaza Cafè, conoscono molto bene luogo ed orari. Ma si sono trovati dinnanzi ad un personaggio molto attento e con le idee ben chiare.
“Se il decreto prevede che io chiuda a mezzanotte, benissimo, lo faccio”, spiega il combattivo imprenditore di Catanzaro.
“Poi però nulla mi vieta di riaprire un quarto d’ora dopo, come da orari affissi da sempre all’esterno del mio bar”.
Ed in effetti il Dpcm in questione prevede un orario di chiusura di attività come bar e ristoranti, ma non ne regolamenta la riapertura. Così, ai poliziotti intervenuti per far rispettare il Decreto, il sig Manoiero, molto attentamente, ha fatto notare questo piccolo particolare.
A nulla sono valsi i pareri che i diversi gradi della locale Questura hanno espresso, mano a mano che venivano interpellati dai solerti agenti rimasti senza parole di fronte al ragionamento del titolare dell’attività.
“Sono un tipo meticoloso, lavoro da tempo con le slot machine, per questo sono abituato a leggere bene tutte le normative e i regolamenti per rispettarli alla lettera. In tanti anni di attività, ho subito centinaia di ispezioni e non ho mai preso una multa”, dice orgogliosamente il sig. Aldo.
Un esempio, quello di Aldo Manoiero, che dovrebbe essere da esempio a molti piccoli imprenditori che, da mesi, sono i bersagli di norme tanto inutili quanto capaci di mettere sul lastrico migliaia di famiglie.
Mentre continuano a girare treni e bus che assomigliano alle gabbie dei polli in batteria cosa decide il Governo? La chiusura di bar e ristoranti.
Ma Aldo Manoiero ha trovato il grimaldello!
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