Una badante rumena di 50 anni, percepiva ogni mese il reddito di cittadinanza, ma lavorava a nero per diverse famiglie a Torino.
Ogni giorno vengono scoperti sempre più furbetti del reddito di cittadinanza, ovvero persone che non ne avrebbero diritto, ma falsificando le domande, lo percepiscono regolarmente ogni mese.
Non ne aveva nessun diritto, poiché lavorava a nero e soprattutto perché negli ultimi 4 anni, aveva messo da parte un piccolo tesoretto: la bellezza di 140 mila euro.
Ma a questa donna, di 50 anni e di origini romene, poco importava di truffare lo Stato, e di conseguenza, falsificando la documentazione necessaria, aveva fatto richiesta per il reddito di cittadinanza.
Dopo diversi mesi, la furbetta, residente a Torino, è stata smascherata dalle Fiamme Gialle che l’hanno denunciata.
Dalle indagini è venuto fuori che la donna lavorava a nero e trasferiva le somme di denaro guadagnato su diversi conti correnti in Romania.
Non solo le indagini della Guardia di Finanza di Susa, ma anche quelle di altri comuni italiani, hanno portato alla luce, diversi casi di truffa.
I furbetti del reddito di cittadinanza sono molti, e sono sparsi in tutta Italia. Solo nelle ultime ore le autorità ne hanno individuati 37, tutti opportunamente denunciati.
Persona che percepivano regolarmente il reddito, pur non avendone diritto, per un ammontare complessivo di 147 mila euro.
Inoltre altre due persone sono state segnalate all’Inps per aver percepito il reddito anche se non ne avevano assolutamente diritto in quanto destinatarie di misura cautelare. la cifra totale ammonta a 8 mila euro.
Questi risultati sono arrivati grazie al duro lavoro di diversi reparti della Guardia di Finanza, che operano nella provincia ciociara.
I finanzieri sono partiti da altre indagini e grazie alla collaborazione con i reparti di polizia e carabinieri, hanno individuato 38 nuclei familiari di furbetti.
Persone che in maniera indebita o illecita hanno truffato lo Stato, percependo il reddito di cittadinanza per un ammontare complessivo di 155 mila euro.
In questo caso i truffatori, denunciati, risiedono nei comuni di Frosinone, Sora, Cassino, San Giovanni Incarico e Castro dei Volsci.
Questi individui sono riusciti a farla franca, presentando documentazioni false. In merito a redditi posseduti, composizione del nucleo familiare, possesso di immobili e autovetture, condizioni lavorative e provvedimenti di natura giudiziaria.
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