Il governo Draghi ha dato l’ok alla norma ponte per cui le famiglie, che al momento non hanno diritto ad altri assegni, possono richiedere l’assegno unico per ogni figlio. Il sostegno economico statale parte da luglio 2021 fino a dicembre prima dell’avvio strutturale dal gennaio 2022.
Il Consiglio dei ministri ha approvato la norma ponte che prevede l’erogazione di un assegno unico alle famiglie, che non beneficiano di assegni familiari. Per richiedere la misura statale, il proprio Isee familiare non deve superare i 50mila euro.
Alle famiglie con Isee fino a 7mila euro spetteranno 217,8 euro, per ogni figlio se hanno almeno tre figli, 50 euro in più sono previsti per ciascun figlio disabile. I beneficiari dell’assegno unico per ogni figlio sono: i soggetti che pagano le tasse in Italia, chi risiede nel nostro Paese da almeno due anni, i cittadini italiani ed Ue ed i titolari di permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca almeno semestrale.
A proposito dell’assegno unico per ogni figlio, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando ha spiegato: “Dal primo luglio anticiperemo l’assegno unico per tutti quei nuclei familiari che non godono di nessun altro tipo di sostegno per i figli, portandolo poi a regime dal prossimo anno. Prende forma così una nuova idea di Paese che prevedrà, a regime, un sistema universalistico, rivolto ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, ai professionisti, agli incapienti, ai percettori di reddito di cittadinanza e continuo, inversamente proporzionale al livello di Isee”.
L’assegno unico per ogni figlio spetta alle categorie oggi escluse dagli assegni familiari quali: dipendenti, autonomi o incapienti; ma può essere richiesto anche da tutte le mamme dal settimo mese di gravidanza, risultano sfavoriti invece i lavoratori dipendenti.
Si stima che l’80% delle famiglie italiane prenderà 161 euro al mese per ogni figlio minore e 97 per ogni figlio under 21: 8 famiglie su 10 hanno un’Isee inferiore a 30 mila euro. In caso invece di Isee sopra i 52mila euro, l’importo dell’assegno diminuisce: si verseranno 67 euro al mese per i figli minori e 40 euro per i figli maggiorenni ma under 21 anni.
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L’assegno unico per ogni figlio sarà erogato mensilmente ai nuclei familiari che hanno un figlio fino a 21 anni a carico. Il suo importo prevede un valore fisso ed uno variabile, in base al reddito complessivo della famiglia. Dai 18 anni di età si assegna una somma ridotta rispetto all’assegno e potrebbe essere accreditata direttamente al figlio. Si precisa che l’assegno incorporerà le agevolazioni già esistenti.
Questo sostegno statale porterà però alla graduale soppressione di altre misure di sostegno quali: l’assegno ai nuclei con almeno tre figli minori, quello di natalità, il premio alla nascita o all’adozione, il fondo di sostegno alla natalità, le detrazioni Irpef per figli a carico, l’assegno per il nucleo familiare. Per il momento non saranno toccate le detrazioni per i figli a carico, di cui beneficiano i contribuenti che pagano le tasse, autonomi o dipendenti.
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