Carly Clark è il nome della donna che ha pubblicamente minacciato di colpire la prossima madre che avrebbe visto allattare in pubblico.
Un gesto, quello dell’allattamento, considerato da lei disgustoso e a cui non desidera far assistere i suoi due bambini.
L’allattamento al seno è un atto di amore e affetto tra la madre e il bambino, che inoltre rafforza il loro naturale legame.
In Italia, come nella maggior parte del resto del modo, i pediatri seguendo le direttive dell’Organizzazione mondiale della sanità, consigliano di allattare al seno il proprio bambino per almeno 2 anni.
L’allattamento materno dovrebbe essere l’alimentazione esclusiva del lattante per i primi suoi 6 mesi di vita. E questo perché il latte materno è a tutti gli effetti un alimento completo.
Un neonato di pochi mesi non ha bisogno di acqua, infusi o altri alimenti: il latte è tutto ciò di cui ha bisogno, insieme al contatto con la sua mamma.
L’allattamento materno è particolarmente benefico anche per la mamma. Secondo gli esperti sono molti i benefici che apporta al corpo di una donna.
Innanzitutto aiuta l’utero a tornare alla normale forma subito dopo il parto, ma pare che riduca anche il rischio di avere un tumore maligno.
Nonostante i tanti benefici assicurati ci sono ancora molte persone che si scandalizzano di fronte ad una madre che allatta il proprio bambino in pubblico.
Recentemente un episodio vergognoso, ha attirato l’attenzione dei media: una donna americana ha fatto infuriare diverse persone dopo aver pubblicato un post controverso su Facebook.
“La prossima volta che vedrò una donna allattare in pubblico davanti ai miei figli, le farò un occhio nero. Le consiglio di spostare il bambino, perché ho intenzione di colpire anche lui”.
La donna lavorava per un negozio di animali, che dopo l’assurdo post della sua dipendente, è stato letteralmente travolto dalle critiche di altri utenti.
Si è così visto costretto a rilasciare una pubblica dichiarazione, in cui ha riferito che l’opinione di Carly Clarke non era condivisa da i vertici della catena.
La donna, una delle responsabili del negozio, è stata quindi licenziata. Questo episodio è l’esempio di quello che succede a non prendersi responsabilità su dichiarazioni pesanti, che ormai troppo spesso vengono rilasciate sui social.
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