Una madre racconta un’esperienza drammatica e imbarazzante vissuta con il figlio e la sua fidanzata. Il figlio, Robert, aveva una relazione da sei mesi con una ragazza che la madre non aveva mai incontrato né conosciuto di persona. Sapeva solo che si erano conosciuti in un caffè vicino al college e che lei era troppo timida per incontrare la famiglia. Quando Robert ha deciso di fare il grande passo e chiedere alla sua fidanzata di sposarlo, la madre, entusiasta per la notizia del fidanzamento, ha organizzato una cena per conoscerla.
Tuttavia, al momento dell’incontro, la madre è rimasta senza parole: nel vedere il volto della ragazza, ha creduto di riconoscerla come una truffatrice che l’aveva ingannata in passato. Cercando di mantenere la calma, ha invitato la giovane in cucina con una scusa e, in preda al panico, l’ha chiusa dentro, chiedendo al figlio di chiamare la polizia. Il figlio, scioccato, ha preteso spiegazioni, e la madre ha accusato la ragazza di essere una “truffatrice”.
Quando la polizia è arrivata, si è chiarito il malinteso: la ragazza era stata confusa con un’altra persona con un nome simile che in passato era stata responsabile di truffe, ma lei era del tutto innocente. Persino un agente ha confermato che il vero colpevole era stato finalmente identificato e arrestato.
Nonostante le scuse della madre, la fidanzata era profondamente ferita dall’accaduto e se ne è andata in lacrime, senza accettare le scuse. Il figlio, arrabbiato e deluso dal comportamento della madre, ha affrontato la donna accusandola di aver umiliato ingiustamente la fidanzata. Da quel momento, ha interrotto ogni contatto con lei.
La madre ora si trova a riflettere sul proprio errore e sulla perdita del rapporto con il figlio. Disperata, si domanda come poter rimediare a questa situazione, desiderando di poter tornare indietro nel tempo per correggere ciò che ha fatto.
