Sono una vedova con due gemelli di tre anni e al momento sono disoccupata. Mia sorella, invece, è sposata con un medico ricco e vive una vita agiata. I nostri genitori ci hanno lasciato un’eredità di 40.000 dollari, che dovremmo dividere equamente. Tuttavia, trovandomi in una situazione di bisogno, ho chiesto a mia sorella di cedermi anche la sua parte, spiegandole che ne avevo più bisogno per prendermi cura dei miei figli. La sua risposta, però, è stata piuttosto dura: “Non punirmi solo perché non hai pianificato bene il tuo futuro!”
Questa risposta mi ha lasciata amareggiata, sentendomi abbandonata e incompresa dalla mia stessa famiglia in un momento così difficile. Due giorni dopo, suo marito è venuto a trovarmi da solo. Quello che è successo è stato del tutto inaspettato: mi ha consegnato una busta con un biglietto in cui c’era scritto “Teniamolo tra noi”. Quando ho aperto la busta, ho trovato 40.000 euro in contanti. Sono rimasta scioccata, ma gli ho subito espresso la mia gratitudine. Gli ho detto che mia sorella non meritava un uomo come lui, data la sua freddezza nei miei confronti.
Il giorno seguente, mia sorella si è presentata alla mia porta molto arrabbiata. In qualche modo, aveva scoperto che suo marito mi aveva dato quei soldi e pretendeva indietro la sua parte. Io, però, mi sono rifiutata di restituirle il denaro, sostenendo che ormai quei soldi erano miei.
Ora mi chiedo: ho sbagliato a comportarmi così? È giusto che io tenga quei soldi, vista la mia situazione e il fatto che sua marito me li ha dati volontariamente? O dovrei restituirli a mia sorella, rispettando la divisione dell’eredità? Non so se il mio comportamento sia stato corretto, ma sento che ne avevo bisogno più di lei.
