Un ristoratore tira la tenda per proteggere i clienti dalla pioggia, rendendosi protagonista di una violazione che gli costa una multa salata, dell’importo di 400 euro e la chiusura per un giorno. “Ho dieci dipendenti e ho lavorato solo sei mesi su sedici” – lo sfogo di Romualdo Rizzuti, titolare del ristorante pizzeria “Le follie di Romualdo”, dopo che ha ricevuto la pesante sanzione pecuniaria.
Il tutto va attribuito ad una lettura ferrea delle norme anti Covid in vigore, secondo le quali il ristoratore fiorentino avrebbe commesso un’infrazione: ha protetto dalla pioggia, con una tenda, i clienti seduti nella corte interna del suo ristorante pizzeria, un locale con 85 posti passati a 30 per rispettare le misure anti Covid.
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Proprio così il ristoratore che protegge i clienti dalla pioggia riceve una multa, come ha raccontato lo stesso malcapitato sulle colonne de La Nazione. Il signor Rizzuti ha spiegato che la pedana all’esterno del suo locale in quel momento ospitava solo sei ragazzi. Il ristoratore ha tirato la tenda per protegge i clienti dalla pioggia senza pensare alle conseguenze di quel suo gesto. I clienti avevano iniziato a mangiare il loro antipasto quando ha iniziato a piovere e lui ha subito provveduto a ripararli. Peccato però che le norme in vigore ribadiscono che un ristorante può lavorare solo all’esterno.
Il signor Romualdo Rizzuti ha raccontato al quotidiano fiorentino: “Mi dispiaceva mandarli via a metà cena…Anche perché io non avevo più posto in veranda, per via delle distanze di sicurezza non potevo certo aggiungere un tavolo”.
Il ristoratore ha messo a disposizione degli avventori un tavolo davanti alla porta finestra aperta sulla veranda giardino, che è riparata da una tenda. Qualcuno ha fatto partire una segnalazione ed il titolare del locale si è visto arrivare davanti al locale tre macchine delle forze dell’ordine, che gli hanno fatto una multa da 400 euro attribuendogli anche un giorno di chiusura. Si sono poi aggiunte altre 6 multe di pari importo destinate agli avventori che si sono seduti al tavolo.
Dopo la multa, il ristoratore ha annunciato che farà ricorso. “In sedici mesi ho potuto aprire solo per sei mesi. Ho dieci dipendenti e sto facendo di tutto per andare avanti. Con questa multa è come se avessi lavorato gratis” – le sue parole amareggiate.
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