Oggi siamo troppo impantanati nei nostri telefoni cellulari e ciò ci porta a disumanizzare determinate situazioni. Se non siete d’accordo con me aspettate di conoscere questa storia, quella di un diciannovenne che muore affogato, mentre i suoi amici lo riprendevano in un video.
Il ragazzo alla fine muore, circondato dall’indifferenza dei suoi amici, che hanno deciso di riprenderlo in un video piuttosto che provare a salvarlo dalle implacabili acque del lago.
In casi estremi, la disconnessione che l’uso smodato delle tecnologia ci provoca, può metterci seriamente in pericolo. Ma può anche renderci poco consapevoli del fatto che qualcuno abbia bisogno del nostro aiuto.
L’episodio drammatico che di recente ha scosso l’India dovrebbe farci riflettere: se degli amici lasciano morire affogato il proprio amico perché troppo intenti a filmarlo, vuol dire che siamo cambiati.
E la domanda più giusta è: cosa ci sta succedendo? Cosa ci porta a far prevalere su tutto questa voglia di riprendere e poi postare sui Social dei video di vita vissuta?
Forse il desiderio di 5 minuti di celebrità? La smania di ottenere tanti like ci rende così ciechi da non accorgerci che un nostro amico sta morendo davanti ai nostri occhi?
Il video effettuato dagli amici del giovane è tragico. E mostra esattamente come sono andate le cose. Si vede il giovane che quasi per gioco si getta, pur non sapendo nuotare in un lago a Kalaburagi.
E all’inizio sembra quasi farcela, ma poi inizia ad avere difficoltà rimanere a galla. Ed è in questo momento che i suoi amici avrebbero dovuto tentare di salvarlo.
Ma invece di fare qualcosa, rimangono li a riprendere tutta la scena con il loro telefonini. Mentre l’amico tenta più volte di avvicinarsi alla riva, ormai senza quasi più forze ed incapace di alzare la testa sopra la superficie dell’acqua.
Il tutto di fronte all’indifferenza generale di quelli che considerava suoi amici. Non gli servirà nemmeno alzare una mano per attirare l’attenzione.
Il diciannovenne morirà risucchiato dalle acque del lago nell’indifferenza generale. E adesso in India ci si chiede come sia possibile far accadere una cosa del genere.
Come sia possibile far morire un ragazzo di 19 anni e non fare niente per salvarlo. La polizia ha aperto un’indagine e cercherà di vederci chiaro: se qualcuno ha qualche colpa, verrà fatta giustizia.
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