Dietro il consumo delle bevande energetiche, molto popolari tra gli sportivi ed i più giovani, si nascondono dei gravi pericoli per la salute del cuore e del corpo in generale.
Infatti si tratta di formulazioni che contengono un mix di ingredienti potenzialmente rischiosi quali: caffeina, zucchero, erbe ed altri ingredienti.
In sostanza, le bevande energetiche, ampiamente consumate da milioni di giovani in tutto il mondo, possono mettere in pericolo soprattutto i soggetti che inconsapevolmente sono portatori di aritmie genetiche.
Un recente studio condotto presso il Center for Health Sciences dell’Università del Texas a Houston, negli USA, ha rilevato che bere una sola di queste bibite energetiche ha un effetto negativo sul flusso sanguigno potendo causare l’insorgenza di arterie.
Una condizione che potrebbe provocare a sua volta dei gravi problemi cardiaci.
Il team di ricerca ha svolto degli specifici esami sui vasi sanguigni analizzando un campione composto da 44 studenti sani. I partecipanti sono stati esaminati anche dopo aver consumato una bevanda energetica.
Così quando i test si sono ripetuti la seconda volta, dopo circa un’ora e mezza dal consumo della bibita, è emerso che i vasi sanguigni degli studenti erano molto più stretti.
Un dato preoccupante perché segnala che può fluire meno sangue attraverso i vasi sanguigni.
I dati resi noti dallo studio sono stati però preceduti dalle conclusioni di una ricerca del 2016 che si era chiesta quali fossero i possibili effetti delle bevande energetiche sul cuore.
Anche questo studio è riuscito a sottolineare come le bibite energy drink possono aumentare la pressione sanguigna, una condizione che espone ad un più alto rischio di infarto e di ictus.
In seguito, una ricerca del 2017 ha dimostrato che le bevande energetiche possono anche causare problemi a carico della frequenza cardiaca.
Ma si sono rilevati anche altri pericoli che chiamano in causa dei problemi cardiaci seri associati direttamente a questo genere di bibite.
Ma ancora non si sono svolte indagini di approfondimento da parte del mondo scientifico in grado di rilevare cosa sia davvero dannoso per il cuore in queste composizioni energizzanti.
Infatti si escludono le responsabilità solo della caffeina. Secondo il parere prevalente degli esperti, le responsabilità sarebbero da imputare alla stessa combinazione degli ingredienti alla base di tali drink.
Infatti, le bevande energetiche contengono sostanze che non sono regolate dalla FDA, come gli stimolanti a base di erbe.
Quindi alcuni di questi ingredienti possono finire per combinarsi con i batteri presenti a livello intestinale dando forma ad un composto chiamato TMAO.
Questo composto organico della classe degli ammino ossidi si considera oggi un marker prognostico di patologie cardiovascolari: alti livelli di TMAO sono dei fattori predittivi legati al rischio di infarti e di ictus.
In caso di calo di energia quindi si raccomanda di evitare le bevande energetiche.
Meglio ricaricare le proprie batterie optando invece per l’acqua, la frutta e gli ortaggi, soprattutto se di stagione.
Solo bevendo acqua si può scongiurare la disidratazione che porta a sentirsi più affaticati e stanchi.
Quindi è bene non solo assicurarsi di bere regolarmente acqua durante il giorno, ma anche nei momenti di calo energetico.
Inoltre si consiglia di mangiare piccole quantità di cibo e più spesso: invece di 3 pasti principali al giorno ed abbondanti, la raccomandazione è quella di scandire la giornata con 5 pasti meno abbondanti da alternare nel corso di tutto il giorno.
Inoltre è bene limitare e gestire al meglio lo stress perché anche sentirsi stressati richiede molta energia, che si sottrae al corpo.
Invece di consumare le bevande energetiche si possono poi provare le capsule di caffeina che forniscono una rapida esplosione di energia, ma è bene non esagerare.
Il caffè si conferma uno stimolante salutare come confermato da un recente studio condotto in Inghilterra, che ha concluso che bere fino a 8 tazze di caffè al giorno consente di ridurre i tassi di mortalità.
Ma chi ha problemi cardiaci dovrebbe fare attenzione, meglio chiedere un parere medico prima di cedere alla voglia di caffè.
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