E’ morto nella giornata di lunedì lo studente disabile, che era caduto in una buca nel centro di Firenze. La procura del capoluogo toscano ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Si trovava in centro Niccolò Bizzarri, un ragazzo di 21 anni affetto dalla distrofia di Duchenne, una malattia che l’ha costretto sulla sedia a rotelle, quando era ancora piccolo.
Stava uscendo dall’Università, dove studiava lettere, quando il selciato instabile di piazza Brunelleschi lo ha fatto cadere con la sua sedia a rotelle.
Portato velocemente all’ospedale Santa Maria Nuova per degli accertamenti, il ragazzo ha accusato un improvviso malore ed è morto, nonostante le cure tempestive del personale medico.
Successivamente alla morte del ragazzo l’Asl ha dichiarato che Niccolò:
“era ancora all’interno della struttura di emergenza e urgenza, dov’era giunto per un trauma, quando è stato colto da un improvviso malore che lo ha portato al decesso, nonostante le manovre rianimatorie”
Nel frattempo, la procura di Firenze ha aperto un fascicolo contro ignoti, con l’accusa di omicidio colposo. Saranno le immagini delle telecamere in strada, insieme ai risultati dell’autopsia che verrà fatta, che faranno luce su quanto accaduto.
La morte di Niccolò ha provocato sgomento e rabbia e ci si chiede se poteva essere in qualche modo evitata. Dario Nardella, il sindaco di Firenze ha dichiarato:
“Esprimo tutto il mio dolore a familiari e amici di Niccolò perché questo fatto è drammatico e non dovrebbe mai succedere in un nessuna città, né Firenze, né nessun’altra città”
La distrofia di Duchenne è la più conosciuta e più frequente distrofia muscolare dell’infanzia. E’ conosciuta anche con il nome di distrofia muscolare generalizzata dell’infanzia, e ha un decorso attivo e rapido.
Costituisce il 50% di tutte le forme distrofiche e poiché è localizzata sul cromosoma x, colpisce principalmente i maschi, durante i loro primi anni di vita. L’incidenza è 1 su 3500 maschi.
Solitamente è diagnosticata al terzo anno di vita e presenta dei sintomi precisi:
Il quadricipite, i glutei e l’ileopsoas sono i primi muscoli che vengono colpiti. Insieme a quelli del cingolo scapolare e degli arti superiori.
La morte arriva a causa di infezioni polmonari, scompenso cardiaco o insufficienza respiratoria. L’aspettativa di vita dipende dal paziente, ad oggi ci sono diversi soggetti che hanno superato, grazie alla tecnologia medica, il 50° anno di età.
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