A mali estremi, estremi rimedi. È stata una decisione senz’altro difficile, ma necessaria, quella che ha preso un uomo di 51 anni. Che a causa del coronavirus non ha permesso a suo figlio di rientrare in casa dopo le vacanze di primavera.
Il ragazzo ha 21 anni e frequenta Springfield College. Nonostante la pandemia però, ha deciso che sarebbe partito lo stesso per South Padre Island, in Texas, per le cosiddette vacanze di primavera.
Peter Levine è un uomo di New York di 52 anni, che nei giorni scorsi ha dovuto prendere una decisione importante che poteva avere diverse conseguenze.
Non si tratta di una punizione al comportamento sconsiderato e irresponsabile di suo figlio, piuttosto di una precauzione nei confronti dei suoi anziani genitori.
Nonostante i numeri della pandemia crescessero pericolosamente di giorno in giorno anche in Usa, il figlio di Peter, Matt, ha deciso che sarebbe partito lo stesso durante le vacanze di primavera.
Peter, preoccupato, ha continuato per giorni a chiedergli di anticipare almeno il ritorno, ma sia il figlio, sia gli amici del ragazzo, non ne hanno voluto sapere.
“Ero preoccupato, gli ho telefonato ogni giorno per chiedergli di tornare. Le notizie qui sono in continuo peggioramento e Matt, mi mandava foto di lui e dei suoi amici che si radunavano in gruppi per ascoltare musica dal vivo”.
A questo punto, visto che Matt proprio non riusciva a comprendere, Peter ha deciso di prendere una decisione estrema ma assolutamente necessaria.
In casa con Peter vivono infatti i suoi anziani genitori che assolutamente non possono rischiare di contrarre il coronavirus. E Matt, durante le sue vacanze di primavera, potrebbe, potenzialmente essere stato a contatto con una persona infetta.
Proprio in vista di questa sua eventualità, Peter gli ha riferito che al suo rientro non gli avrebbe permesso di mettere piede in casa.
E così è stato, quando gli studenti sono tornati non hanno trovato nessuno all’aeroporto. Di conseguenza, hanno dovuto affittare un auto e tornare nelle loro case vicino al college.
I ragazzi stanno quindi affrontando la quarantena in Massachussets, lontano dalle loro famiglie. Come detto, una decisione necessaria al fine di proteggere i parenti più a rischio.
Il problema è che il contratto di locazione degli appartamenti scadrà a giugno 2020. Arrivati a tale data dove se ne andranno a vivere i ragazzi? Chissà, magari a distanza di mesi avranno imparato la lezione.
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