Una credenza attualmente popolare rivela che molte persone sono convinte che il Coronavirus sia associato alla famosissima birra Corona.
A dirlo è GoogleTrends. Il motore di ricerca ha rivelato che moltissime persone non hanno ancora ben compreso quale sia l’origine del pericoloso virus che si sta riversando in tutto il mondo.
Ormai pare sia abbastanza assodato che il virus sia invece collegato ai rettili ed è partito dalla città di Whuan in Cina
La credenza che sia quindi collegato al marchio Corona della birra è del tutto infondata. Ma Google ha rivelato anche altri interessanti dettagli.
Le ricerche sul famoso motore di ricerca sul virus che sta facendo paura al mondo intero, sono aumentate del 1.050% rispetto a pochi giorni fa.
Secondo Google le ricerche di notizie sul virus sono principalmente:
Le suddette ricerche sono principalmente effettuate in Nord America, tranne in Messico (luogo di produzione della birra) e in Europa occidentale (Finlandia).
Ma anche in Australia, in India, Giappone, Nuova Zelanda e Indonesia. Colore che effettuano tali ricerche sono probabilmente influenzati dal nome Corona.
Ovviamente il virus e la birra hanno in comune solo l’origine del nome.
Nel frattempo i morti sono arrivati a più di 200, con oltre 7.000 persone contagiate in tutto il mondo. Ci sono casi conclamati anche in Germania, in Francia, negli Stati Uniti e in Italia.
A Roma sono stati fermati e ricoverati due turisti cinesi, marito e moglie, in viaggio da circa 10 giorni. Il Coronavirus si è guadagnato questo nome perché il virus, osservato al microscopio, ha il caratteristico aspetto di una corona reale.
La birra, invece è così chiamata perché secondo l’etichetta è talmente unica e di qualità da essere adatta a stare sulla tavola di degni sovrani.
Notizia di poche ore fa è che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha proclamato uno stato di emergenza sanitaria globale.
Gli esperti sconsigliano di farsi prendere dal panico e di intasare ospedali e sale d’aspetto mediche a causa di alcuni dei più semplici sintomi influenzali stagionali.
L’Italia ha bloccato il voli per e dalla Cina, mentre negli Stati Uniti consigliano di non recarsi in Cina. Si stanno registrando sempre più casi anche in Europa, nonostante ogni Stato stia prendendo le più giuste precauzioni.
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