Quando i propri cari vengono a mancare, ognuno ha dei modi diversi per ricordarli, la maggior parte delle persone per mantenere viva la loro memoria conserva qualcosa appartenuto a loro, ma sta prendendo piede una nuova moda: conservare incorniciata la pelle tatuata dei propri cari morti.
Un rituale che si tinge di macabro portato avanti da The National Association For The Preservation Of Skin Art (NAPSA).
Lo scopo di questa associazione è quello di conservare i tatuaggi anche dopo la morte ed incorniciarli come quadri.
Questa tendenza è ormai dilagante come segnalato da un report del Nine News Australia.
Tra chi si occupa di questa pratica si riporta la testimonianza di un’impresa di pompe funebri gestita da padre e figlio dell’Ohio.
La loro attività dal nome “Save My Ink Forever” ha sede a Northfield, Ohio, appena fuori Cleveland.
Quest’impresa di pompe funebri gestita da Michael Sherwood con suo figlio Kyle qualche anno fa ha iniziato quasi per gioco a portare avanti questo servizio.
Mentre l’uomo beveva con gli amici ha avuto quest’idea. Mentre discuteva con un amico che aveva perso suo padre da poco ha sentito dall’uomo che voleva che il tatuaggio di suo padre fosse conservato.
Kyle Sherwood ha confessato a Nine News Australia, di non aver dapprima preso seriamente questa richiesta.
Ma in seguito ha iniziato a pensarci sopra. Così si sono dedicati a conservare incorniciata la pelle tatuata dei morti.
Kyle ha spiegato a 9News.com.au:
“L’arte dei tatuaggi ha un valore per le persone, perché non tenerli dopo la morte?
La gente mette le ceneri in urne e visita le lapidi con i nomi dei loro cari. Perché non tenere i loro tatuaggi come loro ricordo?”
Così gli Sherwood hanno avviato la loro attività ribattezzata “Save My Ink Forever”, che dà alle persone la possibilità di preservare i tatuaggi della persona amata trasformandoli in un’opera d’arte.
Il processo non è facile né veloce, può richiedere 3-4 mesi di lavoro. Per prima cosa il tatuaggio si deve rimuovere chirurgicamente dal corpo entro 72 ore dal decesso.
Può essere fatto prima o dopo che il corpo sia imbalsamato. Dopo che la pelle tatuata si rimuove si tratta con grande dignità come un qualsiasi processo di preparazione funebre.
In seguito, la pelle tatuata appare come una sorta di pergamena e si incornicia come se fosse un quadro. Infatti spesso la pelle tatuata dei morti ed incorniciata si appende al muro.
Gli Sherwood non accolgono tutte le richieste. Non trattano tatuaggi facciali o genitali. Inoltre, non convertono la pelle tatuata in oggetti, malgrado le richieste di dare forma paralumi o copertine di libri.
L’attività degli Sherwood continua a ricevere critiche da parte dei membri conservatori della comunità.
Alcune persone hanno paragonato gli Sherwood al famigerato Ed Gein, che scavava i corpi dai cimiteri per usare la loro pelle e le ossa per fare oggetti. Anche sui social la loro attività viene spesso criticata con toni polemici.
Ma simili commenti non intaccano il loro operato e Kyle ribadisce che quello che conta è la volontà dei parenti dei defunti.
Perché per i familiari delle persone morte quei tatuaggi hanno un grande significato e valore affettivo dopo la loro sepoltura.
Per avere maggiori informazioni sui servizi offerti dagli Sherwood si può visitare il loro sito.
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