Di nuovo un caso di bambini maltrattati all’asilo, questa volta a Benevento, in Campania. Ad essere denunciate, sono in totale 4 maestre, che lavoravano in una scuola dell’infanzia privata.
I bambini, venivano quotidianamente maltrattati con schiaffi, calci e percosse. Le violenze che hanno subito non erano solo fisiche ma anche psicologiche, poiché venivano regolarmente chiusi in una stanza buia della struttura.
Siamo nel comune di Airola, un piccolo paese in provincia di Benevento. L’indagine è iniziata due anni fa, a seguito della denuncia della madre di una bambina di 3 anni.
La piccola, aveva manifestato a casa dei comportamenti insoliti e dopo alcune domande della mamma, aveva rivelato di essere stata chiusa, per punizione, in una stanza buia.
Una punizione assurda e ingiusta, che all’epoca fece scattare l’allarme nella madre, che decise di rivolgersi alla polizia.
Era il novembre del 2018, quando l’indagine è partita. Nel corso degli accertamenti, ciò che è venuto fuori mette i brividi e certamente provoca molta rabbia.
Ogni giorno, i piccoli studenti della scuola dell’infanzia subivano pesanti violenze fisiche, fatte di calci e percosse. Ma anche psicologiche. Violenze che hanno lasciato il segno.
I militari dell’arma, a seguito della denuncia della madre, hanno provveduto ad installare delle telecamere di videosorveglianza, le cui immagini non hanno certamente lasciato dubbi.
Botte sul capo, schiaffoni sul viso, strattoni, pizzichi e per finire una punizione crudele. Il tutto ai danni di bambini piccoli con un’età che va dai 3 ai 6 anni.
Le immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza, hanno incastrato 4 maestre, una di 44 anni e una di 26, residenti nello stesso comune di Airola. Una 27enne di Bucciano e un 24enne di Sant’Agata de’Goti.
Per tutte e 4 sono scattate le misure cautelari previste per casi come queste. Nello specifico le quattro donne hanno l’obbligo di dimora presso il comune di Airola.
Un comportamento inaccettabile da parte delle maestre che avevano il preciso compito di prendersi cura dei bambini che venivano loro affidati. Il procuratore di Benevento Aldo Policastro, ha rilasciato una nota, che recita:
“Tutte e quattro le insegnanti utilizzavano metodi di “insegnamento” basati non soltanto sulla pratica della violenza ma anche sulla istigazione della stessa”.
Il G.I.P ha condiviso la valutazione del P.M e ha ritenuto che “sussistono le esigenze cautelari poiché il numero di condotte delittuose poste in essere nell’arco di pochi mesi è tale da far ritenere pressoché certo che esse, in assenza di interventi cautelari, continueranno nella loro attività criminosa”.
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