Bambini divisi a scuola, sembra una brutta barzelletta ma è la verità. A Roma nel frattempo infuria la polemica, dopo che alcuni genitori sono insorti a seguito di questa discriminazione.
Nella scuola IC Via Trionfale di Roma, i bambini sono infatti divisi in base al reddito familiare. Una divisione inconcepibile che alimenta ancora di più la disuguaglianza dei piccoli studenti.
Tutto nasce quando la scuola elementare in questione ha pubblicato sul proprio sito internet la descrizione dell‘Istituto IC Via Trionfale di Roma.
Secondo ciò che appare sul sito web, gli alunni sembrerebbero suddivisi in 4 categorie, affidate ad uno spazio all’interno degli edifici. Peccato però, che i motivi di questa divisione siano decisamente inappropriati e allucinanti.
Tanto da aver scatenato feroci e più che giustificate polemiche da parte dei genitori dei bambini. Sul sito internet della scuola è possibile leggere il testo incriminato:
“La sede di via Trionfale e il plesso di via Taverna accolgono alunni appartenenti a famiglie del ceto medio-alto, mentre il Plesso di via Assarotti, situato nel cuore del quartiere popolare di Monte Mario, accoglie alunni di estrazione sociale medio-bassa e conta, tra gli iscritti, il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana“
La scuola in questione è nata nel 2012, grazie all’unione di diversi istituti scolastici molto diversi tra loro. L’accorpamento è stato fatto tra i municipi XIV e XV. E ha unito zone residenziali più agiate (via Cortina d’Ampezzo), con quelle meno e più popolari (Valleombrosa e Monte Mario)
Subito dopo la comparsa della descrizione dell’Istituto, sono stati moltissimi i genitori che si sono lamentati del diverso trattamento riservato ai bambini della scuola.
Che tramite la descrizione effettuata, sembra voglia guidare i nuovi iscritti, sul plesso da scegliere al momento dell’iscrizione.
Un comportamento inaccettabile da parte dell’Istituto comprensivo di via Trionfale, che così facendo ha sottolineato in maniera inappropriata il censo, la classe sociale e soprattutto la nazionalità dei suoi studenti.
La decisione dei vertici della scuola non ha tenuto, evidentemente, conto delle ripercussioni che tale trattamento potrebbe avere sui bambini. Vittime di ingiuste disuguaglianze, quando si sono appena affacciati al mondo reale.
Cosa ne pensate di tutta questa brutta storia? Fateci sapere la vostra opinioni nei commenti.
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